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A B C - 1) La pesca a mosca


Le tecniche di pesca per diletto si possono dividere in pesche di richiamo e pesche di ricerca. La pesca di richiamo utilizza le "pasture", che sono materiali organici, animali o vegetali, che il pescatore lancia nel corso d’acqua per attirare i pesci verso l’esca. La pesca di ricerca, come il tocco, la pesca a mosca, lo spinning, presume di ricercare i pesci nei luoghi dove essi abitualmente stazionano.
In particolare la pam, anziché esche naturali (bigattini, vermi ecc.), utilizza esclusivamente imitazioni artificiali
Il pescatore a mosca quindi:

1) non immette materiali organici nel corso d’acqua.

2) non stordisce i pesci con pasturazioni che ne eliminano la naturale diffidenza, provocando anomali stati di eccitazione alimentare.

3) insidia i pinnuti interpretando gli istinti e le reazioni naturali della preda, e quindi in ultima analisi rispetta il fiume e i pesci.

4) rispetta anche gli altri pescatori (o almeno questo è quello che si spera).

Vengono utilizzati artificiali che imitano particolari insetti nelle varie fasi del loro sviluppo, oppure artificiali "d'insieme" che raggruppano le caratteristiche di insetti simili, o anche mosche dette "di fantasia" o "attractors" che, pur non rappresentando imitativamente animali reali, con il loro aspetto incitano l’istinto predatorio delle specie insidiate.
Proiettare una imitazione di effimera allo stadio adulto verso la preda, magari a una decina di metri o più dal pescatore, richiede l'utilizzo di attrezzature particolari: il peso di una imitazione classica infatti è ridottissimo, ed inoltre le ali e la piuma, girata intorno all'amo per conferire galleggiabilità, agiscono da "freno" aerodinamico.
Per ovviare a queste caratteristiche dell'artifizio esistono molti modi, ma quello che ci interessa è utilizzare una lenza –solitamente galleggiante- ben più pesante dei comuni fili da pesca, la "coda di topo".
Nei primi 9 metri (in realtà 9,14 che sono considerati per determinarne la potenza), una coda media, del numero #5, pesa circa 9 grammi, quindi presenta una massa piccola ma avvertibile, che volteggiata da pochi metri a una o due decine può "caricare" la canna, e farla "lavorare".
La medesima coda consente di proiettare anche imitazioni piombate, sino a qualche grammo, destinate ad agire sotto la superficie imitando lo stadio degli insetti di ninfa o pupa, che in natura rappresenta circa l'80-90 % del nutrimento dei pesci in torrente.
L' equipaggiamento è composto essenzialmente da mosche, finale, coda di topo, mulinello, canna, e qualche accessorio più o meno utile.
L'insieme deve essere bilanciato e rapportato all'azione di pesca, ed i costi per una attrezzatura dignitosa adatta alla pam in torrente, possono partire dal centinaio di euro.
Molti pescatori costruiscono personalmente le mosche che poi utilizzano in azione di pesca, ed e’ una grossa soddisfazione catturare pesci con artificiali costruiti da se stessi.
Al momento della cattura, pescando a mosca secca, vedere il pinnuto che sale, lentamente o rabbioso in base a come madre natura al momento lo consiglia, per prendere la tua mosca increspando la superficie dell'acqua, a volte saltandoci letteralmente sopra, e’ decisamente entusiasmante; poi la ferrata e il recupero completano la gioia del pescatore.



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