Ritratto di Giulio Tasca

Spirito indipendente fin da subito, lo dimostra la partenza per il servizio militare volontario nell’Arma Benemerita così per 5 anni, con la qualifica di carabiniere sciatore, Giulio può dare sfogo all’altra sua passione per la montagna e lo sci, inizia a dipingere scene silvestri con caprioli, cervi galli cedroni, camosci, senza nessuna base scolastica specifica ma solo con l’occhio osservatore che lo contraddistingue, con la passione per i particolari che diventa quasi maniacale.


Questo accanimento Giulio lo porta con sé anche nel campo della pesca a mosca, dove emerge subito nei numerosi concorsi di costruzione che lo vedono spesso superare ben più blasonati costruttori in campo nazionale.


Lo ricordo esordiente, emozionatissimo, con le mani sudate e tremanti ad un “Villa Guidini” trofeo organizzato dal Mosca Club Treviso, di non molti anni orsono e oggi a un decennio di distanza, dopo che l’attaccamento fin troppo maniacale alle sue passioni lo aveva allontanato seppur temporaneamente dagli affetti familiari, me lo ritrovo con lo stesso ardore, molto maturato e riconciliato con gli affetti, ma sempre alla ricerca di maggiore spazio per la sua incontenibile voglia di emergere che valuta però con maggiore ponderatezza.
Giulio è un grande appassionato di caccia alla beccaccia con il cane da ferma e altra sua passione venatoria che condivide col padre è la caccia di selezione agli ungulati, ne testimoniano la concretezza i numerosi trofei che si allineano alle pareti della sua camera da costruzione e che esso stesso provvede a costruirsi imbalsamando con precisione assoluta.










Potrete ammirare i suoi quadri di mosche, che illustrano il ciclo completo della vita degli insetti, dove il perfezionismo nella costruzione lo porta a lavorare anche settimane per la migliore riuscita anche di uno solo dei suoi artificiali.
